Si, in Italia è legale per i genitori non mandare i propri figli a scuola e scegliere di istruirli personalmente, questo non significa aprire una scuola. In Italia esistono scuole parentali, ma non si tratta di Homeschooling.
L’articolo 34 della Costituzione Italiana recita: “L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita”. Quindi è l’istruzione ad essere obbligatoria, ma non la scuola”. Inoltre l’articolo 30 recita: “E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”. Sottolineando che l’istruzione dei propri figli è in primis una responsabilità dei genitori, non dello Stato. Per educare i vostri figli a casa, dovete inviare una comunicazione scritta alla direzione didattica di vostra competenza ogni anno per l’anno successivo. Alla prima lettera dovrebbe essere allegata l’autocertificazione attestante le capacità tecniche e le possibilità economiche dei genitori. Questa è una autocertificazione e non implica che voi portiate al dirigente la dichiarazione delle tasse o il vostro diploma/laurea. E’ un diritto praticare la scuola familiare, ma è altrettanto vero che la scuola pubblica può fare dei controlli se ha forti dubbi sull’assolvimento dell’obbligo, o se la famiglia sfugge ad ogni contatto, quindi mantenetevi aperti al dialogo. Nel caso in cui vostro figlio risulti iscritto a un istituto, e che quindi che abbia già frequentato la scuola tradizionale, assicuratevi che venga ritirato dalla classe e dall’istituto, onde evitare problematiche di responsabilità con il dirigente. Il ritiro deve essere specificato nella vostra comunicazione scritta.
Dal 2018 gli Homeschoolers sono presenti nell’ANS, l’anagrafe nazionale dello studente, il che non significa che siano iscritti a scuola o che compaiano nei registri di classe, ma che al loro nominativo corrisponde la voce “istruzione familiare”. Talvolta però le segreterie delle scuole fanno confusione e intendono l’iscrizione all’ANS come una iscrizione tradizionale, questo può generare fraintendimenti.
L’Educazione Parentale può coprire tutti gli anni dell’obbligo scolastico, arrivando fino all’università. Ogni anno potrete scegliere di rientrare nel sistema scolastico tradizionale, l’homeschooling non è necessariamente una scelta che deve durare una vita.
Da giugno 2018, la legge prevede che alunni e studenti che si avvalgono dell’istruzione parentale “sostengono annualmente l’esame di idoneità per il passaggio alla classe successiva in qualità di candidati esterni presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione” (art. 23 d. lgs. 13 aprile 2017, n. 62). Gli esami di idoneità e quelli di licenza vengono fatti per formalizzare la carriera scolastica dello studente homeschooler o per stabilire il livello dell’apprendimento dello studente nel momento in cui si desidera farlo rientrare nel percorso scolastico tradizionale. Per intenderci, il bambino/ragazzo si presenta a questi esami come privatista. Dovrete preparare un programma scolastico entro marzo/aprile e allegarlo alla richiesta d’esame, presentando il tutto alla scuola da voi prescelta. Questo programma non dovrà obbligatoriamente seguire il programma scolastico tradizionale, gli argomenti da presentare possono essere scelti dai genitori, perlomeno per quello che concerne l’istruzione primaria. I programmi presentati dagli Homeschoolers dovranno rispettare le Linee Guida Nazionale del MIUR sulle valutazioni che parlano di competenze acquisite nel corso degli anni, e non il programma prescelto della scuola.
Quando l’alunno viene giudicato non idoneo alla classe in vista della quale si è iscritto all’esame (mancata idoneità), e volesse rientrare a scuola, non potrebbe essere iscritto a quella determinata classe, ma, eventualmente, solo alla classe inferiore per la quale fosse in possesso della relativa idoneità. L’esito negativo dell’esame di idoneità non pregiudica il diritto di avvalersi dell’istruzione parentale per il successivo anno scolastico. Non si possono tuttavia escludere conseguenze diverse, sebbene esse siano difficilmente prevedibili.
Potete approfondire la tematica esami con i seguenti articoli e unendovi al Network di Edupar
dove le famiglie stanno collaborando per trovare soluzioni e collaborazioni con le scuole, si scambiano programmi e strategie didattiche e si battono per tornare a una libertà di scelta in materia di valutazioni.
Guida Esami 1
Guida Esami 2
Sondaggio esami 2018
Un colloquio informale o la presentazione di un portfolio annuale dello studente sono ottime opportunità per testimoniare i progressi dei propri figli presso i Dirigenti Scolastici. Uno degli obiettivi dell’Educazione Parentale e’ quello di restare fuori dalla dinamica delle valutazioni del lavoro svolto proprio perché personalizzato e rispondente al principio di libertà di istruzione.
Le famiglie che scelgono l’Educazione Parentale istruiscono i propri figli con amore e dedizione, il loro lavoro è da considerarsi alla pari con quello svolto dagli insegnanti nelle scuole, e proprio per questo vanno accolte con rispetto e apprezzamento. Sia queste famiglie che le istituzioni stanno lavorando al nobile compito di aiutare le nuove generazioni a ottenere un successo formativo, promuovendo lo sviluppo della personalità nelle sua integralità.